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n° 7 | ||||||||||||||||||||
DOTTOR JEKYLL e MISTER MAFIEN 'Bentornati senatori,dalle feste e dai ristori,tutti insieme per votare la gran legge secolare,la più urgente, la più bella sì, la legge Pecorella. Ma quant'è curioso il mondo, nel suo gran girare in tondo, che fa nascere d'incanto una legge che può tanto. E la scrive un avvocato per salvare il suo imputato, che poi, caso assai moderno, è anche capo del Governo,mentre invece l'avvocato è un potente deputato. Ah, che idea stupefacente, non si trova un precedente, è un esempio da manuale di cultura occidentale che sa metter le persone sopra la Costituzione. E ora è bello edificante che di voci ne sian tante,di giuristi, ex magistrati,di causidici, avvocati, pronti, intrepidi, a spiegare che la legge è da votare, poiché vuole la dottrina che il diritto su una china più virtuosa scorrerà, se la norma si farà. Ma pensate che bellezza per un reo, l'aver certezza che se il giudice è impaurito o corrotto o scimunito, potrà dar la soluzione senza alcuna sconfessione,che il processo finirà e un macigno calerà sull'accusa dello Stato e su chi subì reato. Che trionfo, che tripudio, e per Silvio che preludio ad una dolce terza età, l'assoluta impunità. Bentornati senatori, per la fine dei lavori; cinque anni incominciati coi tesori detassati, poi vissuti con amore a far leggi di favore: rogatorie, suspicioni, lodi, falsi e prescrizioni, approvate in frenesia e con gran democrazia, che chi c'è non può parlare e chi è assente può votare. Mentre al pubblico in diretta lui giurava: "Date retta, se non si combina niente sui problemi della gente colpa è di opposizioni, Parlamento e Commissioni!". Bravi voi che con tempismocombattete il comunismo,anche se nell'ossessione ce l'aveste una ragione: falsa è di Marx la tesi che lo Stato è dei borghesi; ci insegnaste voi del Polo che lo Stato è di uno solo. Or votando con l'inchino si completi il gran bottino delle leggi personali, questo sconcio senza eguali. Del diritto sia mattanza. Ma l'Italia ne ha abbastanza''. Intervento del senatore Nando
Dalla Chiesa (figlio del generale Carlo Alberto), contro la ''legge Pecorella'',
letto nell'Aula del Senato il 12 gennaio 2006 |
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"Bentornati pure a voi coi bagagli pronti e poi, alla prossima avventura, una nuova legislatura. State boni, state boni, non rompete i cassettoni, quanto a leggi non difetta quest’Italia da operetta. Noi votammo a Pecorella, meglio il cielo che una cella, e se piove sul bagnato, chi poi asciuga è il magistrato. Ma se gli togliam le pezze, niente appoggio e ristrettezze. Quelle menti son distorte e lo dice il capo-corte. Che volete se al martirio preferisce ‘sto delirio? Mica è il solo, ma è un esempio per chi vuole fare scempio. È uno Jekyll, è un dottore, iniziò da muratore. Lo sapete pure voi, dietro il carro e avanti i buoi, il massone senza massa poi gli manca la grancassa. La P2 ce l’ha insegnato, la tv ti dà il mandato. Si lavora e si controlla e il mercato è pasta frolla, se ci sta la concorrenza qua si perde la pazienza. Bella cosa il liberismo è un rimedio al pentitismo, e se Aiello poi ritratta, è un signore da cravatta. La Sicilia quant’è bella che fa scuola all’italiella, l’inquisito è candidato, più è accusato e più è votato. I favori sono tanti, e ‘sti voti so’ pesanti. Avvocati, imprenditori, sanitari e costruttori, tutti in fila in tribunale e non c’è niente di male. È la borghesia mafiosa, che risolve qui ogni cosa, e non fate gli innocenti, che per stile siam parenti. Chi è che lascia la poltrona, se la legge lo scagiona? E qui sta la differenza tra chi serve o fa presenza. Fino in fondo in Cassazione, ’onorevole è un barone. Una sempre è la certezza, la miseria è una schifezza, rubi un fico ed è reato ed a vita sei marchiato. Quindi forse capirete perché abbiamo ‘sta gran sete, Il piacere è tutto nostro, come sono non ti mostro, e su Hyde calò il mistero, quello sì che è un uomo vero. L’alternanza non disturba. par condicio anche nell’urna. Noi armadi ne abbiam tanti, buttiam dentro ossa e santi. Ma ora è tempo di votare, non si può tergiversare. Guarda bene il candidato, è un’offerta da primato, te ne diamo pure due Jekyll, Mafien …e corna sue". Replica della ministra Heidi
(iolalalahiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii) |
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EDITORIALE-SCREDITORIALE-EDITROIALE-FETIDORIALE |
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